mercoledì 13 febbraio 2008

La Inglobalizzazione ovvero...

...come rovinare il mondo dei videogiochi.

Oggi ho letto su hwupgrade.it una dichiarazione di John Riccitiello, CEO dell' Electronic Arts, in cui afferma che è sbagliato comprare piccole software house indipendenti per assimilarne magari i titoli piu' importanti sotto la propria etichetta. Basti pensare che EA ha praticamente in mano tutto il mondo game occidentale e fu' artefice di acquisizioni clamorose quali ORIGIN (creatice della serie ULTIMA e Wing Commander), WESTWOOD STUDIOS (Legend of Kyrandia e Command & Conqueror),etc...


Tutte software house che, nel bene e nel male, hanno chiuso i battenti o sono state assorbite in todo dal marchio EA.


Pensando al futuro <<Riccitiello promette che non si comprometterà la "cultura della compagnia". Aggiunge: "Le software house creative possono essere pensate come dei fiori in una serra: se modifichi la temperatura troppo bruscamente i fiori muoiono".>> e cioe EA darà libertà alle software house acquisite per evitare il tracollo che ebbero le vecchie acquisizioni.


Questa news m'ha fatto molto riflettere... Avendo 34 anni e avendo "smanettato", dal glorioso Atari 2600 (di legno e tela!), passando per Coin op Arcade (a 50 £ a partita!), Commodore 64, Amiga 1000, etc... un po' tutto il panorama videoludico mondiale, mi sono accorto da ormai troppo tempo che il divertimento è finito ed è iniziato il businnes...


Ormai consoles e PC richiedono troppi investimenti "Cinematografici" per la creazione di videogiochi, tra campagne pubblicitarie e grafica iperpompata, non lasciando più spazio alla creatività.
Le case cinematografice assorbono nel calderone della multimedialità le software house magari più promettenti, vincolandole allo sviluppo software delle pellicole. E i film prendono spunto dai videogiochi per produzioni milionarie.
E' la crisi totale della creatività.
O fai i target richiesti o sei out. E così per passare un'oretta ti ritrovi sul MAME o sugli Arcade Collection a rigiocare i titoli delle vecchie "sale giochi" anche su macchine del calibro di PS3 o XBOX360, perchè non riesci a superare un livello di Assassin's Creed o perchè t'ha stufato sparare alle ranocchie su Gears of War o perchè oramai i giochi ti sembrano tutti uguali... Bah!
Concludo ricordandovi una frase detta anni fà da un componente dello staff della Bullfrog di Peter Molyneux, dopo aver abbandonato EA in favore della nuova Lionhead Studios, creatrice di Fable e Black & White :


"Alla Bullfrog, prima di EA, facevamo una riunione al mese. All'Electronic Arts, si facevano due riunioni a settimana..."


Che Bello! W la Inglobalizzazione! Speriamo sia vero il passo indietro di EA. E sarebbe pure ora che lo facesse Microsoft...

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